Eni, il Centro Oli della Val d'Agri (Cova), a Viggiano (Potenza), in Basilicata

La società Eni è stata condannata nell’ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. La sentenza è stata letta nel pomeriggio dal presidente della sezione penale del Tribunale di Potenza, Rosario Baglioni.

Nel 2016 l’inchiesta portò al sequestro, durato circa quattro mesi, del Centro Olio di Viggiano (Potenza): l’accusa riguardava lo smaltimento dei rifiuti prodotti dallo stesso Centro Olio.

«Pur accogliendo favorevolmente la pronuncia di assoluzione parziale emessa oggi dal Tribunale» di Potenza «rispetto all’ipotesi di reato di falsità ideologica in atto pubblico, al contempo» l’Eni «non condivide il riconoscimento di responsabilità per la grave ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti». La compagnia – è scritto in una nota – «rimane convinta che l’operato del Cova (il Centro Olio di Viggiano) e dei propri dipendenti sia stato svolto nell’assoluto rispetto della normativa vigente e, in attesa di leggere le motivazioni della odierna sentenza, si prepara a presentare al più presto appello».