A partire dall’Aglianico, bisognerà “avviare anche in Basilicata un percorso di tutela dei prodotti agroalimentari minacciati dall’Italian sounding”: lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Francesco Fanelli, in riferimento alle azioni annunciate dal sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, “per fermare l’ingannevole promozione e commercializzare di prodotti non italiani”.

Le pratiche di Italian sounding – è spiegato in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale lucana – sono quelle che “fanno ricorso a parole, riferimenti geografici e marchi evocativi per commercializzare prodotti venduti ingannevolmente come italiani, ma che in realità non lo sono”.

“Così come sta accadendo per l’Aglianico della California – ha sottolineato Fanelli – ci sono in rete svariati tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding anche per i prodotti a marchio lucani. Tali attività finiscono per aggredire le nostre Dop Igp. Benché tali prodotti non possono essere classificati come illeciti – ha spiegato l’assessore – rappresentano un rischio e un forte danno per l’economia di interi territori, anche dal punto vista delle esportazioni”.