Lo scrittore lucano Giuseppe Lupo ha vinto il ‘Premio Viareggio’ – 89° edizione – con l’opera ‘Gli anni del nostro incanto‘, pubblicata da Marsilio.

Il professore di letteratura italiana contemporanea presso la Cattolica di Milano e Brescia, originario di Atella (PZ), ha condiviso il primo premio con lo scrittore Fabio Genovesi e la sua opera ‘Il mare non si tocca‘: un ex aequo che non capitava dal 2000.

Il romanzo di Lupo è ambientato negli anni del boom economico e narra le vicende di una famiglia residente a Milano. Attraverso essa, i sogni, le illusioni, le trasformazioni spesso radicali, talvolta violente, di una società – quella italiana – che dopo la Seconda guerra mondiale ha mostrato un’incredibile spinta propulsiva verso la modernità.  Dopotutto era un sogno che per milioni di italiani stava per avverarsi, una forma di consumismo che aveva ancora il sapore della magia.

Il primo televisore, il primo frigorifero, la prima Vespa: per tante famiglie si spalancava insomma la porta del benessere.

Autore di diversi romanzi, tra cui ‘L’ultima sposa di Palmira‘ (Premio selezione Campiello, Premio Vittorini), Lupo collabora anche con il Sole24Ore e con Avvenire.