Oggi la Sindrome Metabolica è una vera emergenza nell’ambito clinico-nutrizionale. Quando una persona presente 3 dei seguenti segni e sintomi si può parlare di Sindrome Metabolica:
1. Obesità viscerale: definita come circonferenza ombelicale nelle donne ≥ 80 cm, negli uomini ≥ 94 cm
2. Glicemia superiore a 100 mg/100 ml
3. Alti livelli di trigliceridi ≥ 150 mg/100 ml
4. Bassi livelli di colesterolo HDL < 40 mg/100 ml (uomini) < 50 mg/100 ml (donne)
5. Pressione arteriosa ≥ 130 mm Hg (sistolica) e 85 mmHg (diastolica)

Questi parametri se tenuti sempre in uno stato “elevato” espongono il paziente ad un rischio maggiore di andare incontro a patologie cardiovascolari, diabete ed ipertensione. Si possono curare i singoli segni e i sintomi clinici con l’ausilio di farmaci, ma se non viene rimossa la causa, il paziente non guarisce. La causa primaria della Sindrome Metabolica è il grasso addominale.

Il 35% delle persone adulte presenta una condizione associabile alla Sindrome Metabolica, a causa dall’eccesso di grasso addominale, elevati livelli di insulina e resistenza all’insulina da parte dell’organismo umano.
La Sindrome Metabolica è la patologia più diffusa soprattutto nelle donne dopo la menopausa, rappresenta un allarme rosso per i cuori di queste donne che vengono colpite da patologie cardiovascolari in maggior numero rispetto ai loro coetanei uomini.
La Sindrome Metabolica colpisce però anche i bambini, può interessare persone in grave sovrappeso, obese, ma può coinvolgere anche persone normopeso, ma metabolicamente obesi, perché hanno uno stato di insulino resistenza.

Pertanto è opportuno assumere un corretto stile di vita, seguire un’alimentazione strettamente controllata e monitorare costantemente i propri parametri biochimici con esami di laboratorio.

Dott. Francesco Nicola Riviello
Genetista e Nutrizionista
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