Avrà inizio il 6 settembre con l’istallazione “Lumen”, una straordinaria e suggestiva performance di
Fanny&Alexander nel parcheggio di viale dell’Unicef a Potenza, la nona edizione del Festival Città delle 100
Scale. La rassegna di danza e arti performative, ideata e prodotta da Basilicata 1799, andrà poi avanti fino a
dicembre.
Giunto alla nona edizione, il festival propone un cartellone denso di appuntamenti con i nomi più
interessanti della scena internazionale della danza e del teatro contemporanei. Non mancheranno eventi
con protagonisti talenti emergenti e realtà consolidate della scena artistica lucana; in calendario anche
escursioni nel mondo della musica e del suono, dell’arte, della videoanimazione, del paesaggio e della
filosofia.
«Quest’anno – spiegano Francesco Scaringi e Peppe Biscaglia, ideatori e promotori della rassegna – il
festival segna un passo importante per il profilo che assume, cercando di coinvolgere dentro di sé le città di
Potenza e Matera. L’impegno è quello di sottolineare alcune dinamiche positive o negative della
dimensione urbana e sociale».
Per questa nona edizione il tema che farà da cornice al festival è racchiuso nel termine INoltre: l’IN del
teatro e l’OLTRE quale complessità spaziale e temporale della città contemporanea.
Tra i luoghi dell’INoltre che entreranno a far parte della rassegna ci saranno per esempio, gli specchi
(unione tra realtà e apparenza), i cimiteri (unione di vita e di morte), i musei e i luoghi di conservazione, che
vogliono eternizzare il tempo, ma anche spazi residuali negli interstizi della città, negli spazi plurimi dei
linguaggi che tentano di unire le parole e le cose.
E tanti sono i luoghi da esplorare, che diventeranno protagonisti dei vari eventi previsti. Fra questi lo spazio
della N.Av.E., in rione Cocuzzo a Potenza, che sarà palcoscenico dell’istallazione “Favilluzza”. L’opera è
frutto del progetto vincitore della prima edizione del concorso FANOI, promosso da Basilicata 1799.
Tra i nomi in cartellone, la conferma di alcune realtà che con il festival 100 Scale hanno instaurato un
rapporto consolidato: ricci/forte, Motus, Babilonia Teatri, Emma Dante, Anagoor, Quartana, Frosini
Timpano, Scena Verticale, MK, Collettivo Cinetico, Dewey Dell, Manfredi Perego.
Altre realtà per la prima volta nella rassegna lucana spingeranno ancora oltre il confine della ricerca. Tra
questi nomi, Romeo Castellucci, Agrupación Señor Serrano, Leviedelfool, Farrés Brothers, Laurent Bigot,
Spiro Scimone, Teatro dei Borgia, Fanny&Alexander, Roberto Castello Aldes, Alessandro Carboni, Madiel
Teatro con il lucano Dino Lopardo.
Un’apertura particolare viene data al Mediterraneo e al Medio Oriente con il Focus sui giovani coreografi
arabi, che ha attraversato la nostra penisola. Lo spazio in cartellone coinvolge 11 strutture da anni
impegnate nel dare pensiero e visibilità alle molteplici pratiche e poetiche della danza contemporanea.
Selezionati all’interno della BIPOD/Beirut international platform of dance, in collaborazione con la
Maqamat Dance Theatre di Beirut, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) e il
Ministero degli Affari Esteri (MAE), sei giovani coreografi, tutti provenienti da paesi del bacino del
Mediterraneo, sperimenteranno i propri lavori di ricerca attraverso performance, masterclass e incontri di
approfondimento in un tour che spazia da Torino a Matera, all’interno di spazi e contesti molto diversi tra
di loro. Il Festival delle 100 Scale è lo spazio lucano che li ospiterà.
Per questa nona edizione si rafforza anche la collaborazione nelle reti locali con HdueTeatro, Paesaggi
Meridiani, Vertigo, e con quelle nazionali XL Antcorpi, Danza Urbana, Premio In-Box Rete per il nuovo
teatro.
Le coproduzioni riguardano Collettivo Cinetico con il nuovo lavoro “Benvenuto umano” in collaborazione
con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Dewey Dell con “Deriva Traversa” in collaborazione con
Socìetas e Danza Urbana Bologna.
Inoltre ci sarà una residenza con ricci/forte performing arts ensemble per il primo step del loro prossimo
spettacolo “Les indésirables”.
La sezione residential course of performing arts è quella diretta ai più giovani con varie proposte che vanno
dal laboratorio di mappatura urbana e composizione coreografica, come accadrà per esempio con EM
Tools di Alessandro Carboni/Chiara Castaldini, alla composizione coreografica proposta da Manfredi Perego
e Collettivo Cinetico.
Grande risalto alla sezione del festival dei 100 scalini, la zona della rassegna rivolta ai giovanissimi: bambini
e ragazzi saranno chiamati a partecipare a workshop e laboratori. Preziosa per questi appuntamenti è la
collaborazione di alcune scuole potentine.
Due i progetti speciali. Il primo è “Toghe rosso sangue”, la piéce teatrale tratta dall’omonimo testo di Paride
Leporace. Il secondo è “milkyeyes videozone – I videogiochi di Donato Sansone”, retrospettiva su uno dei
più geniali artisti della video animazione europea e vincitore di moltissimi premi internazionali.
Nel frattempo prosegue il lavoro anche sul versante di Matera 2019. Il Festival è infatti uno dei project
leader per Matera 2019 con un progetto dal titolo “Petrolio”, ispirato all’opera incompiuta di Pasolini (un
Pasolini non evangelico). Il concept di fondo riguarda le questioni dell’Antropocene, l’epoca nella quale noi
viviamo, in cui l’uomo è direttamente responsabile dell’evolversi di Gaia, la terra.