Caro Ministro,

Mentre quotidianamente si allunga la lista di donne che dopo anni di atti persecutori sono barbaramente assassinate e continua la strage di donne, domani, 3 agosto 2017 entrerà in vigore la legge di riforma del sistema penale con il nuovo articolo 162 ter che consentirà l’estinzione di varie ipotesi di stalking a fronte del pagamento di una somma di denaro, pagabile anche a rate, ritenuta congrua dal giudice a titolo di condotta riparatoria.

Anche Matriarca Mannella, uccisa brutalmente a coltellate dal marito, era una giovane donna che sognava la libertà, entusiasta della vita che , come le sorelle hanno raccontato, non aveva mai avuto il coraggio di denunciare “ perché lui minacciava di uccidere i bambini”. Si , la vita di tante, troppe donne è quotidianamente sconvolta da episodi di minacce e violenze e ci vuole ancora tanto coraggio per trovare la forza della denuncia ed impedire che molte vite si consumino tra la paura, lo strazio e il dolore della persecuzione fino alla morte.

Tante , troppe donne hanno perso la vita nel lungo e faticoso percorso per far diventare il tema della violenza di genere una grave violazione dei diritti umani e per ottenere norme , a livello internazionale e nazionale, capaci di tutelare le vittime di comportamenti violenti: dall’adozione della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne(CEDAW), alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, dalla Legge N. 66/1996 che per la prima volta considerava la violenza contro le donne come un delitto contro la libertà personale alla legge n. 38/2009 che ha inasprito le pene per la violenza sessuale ed ha introdotto il reato di stalking ,alla legge n. 119/2013 recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere. Nel mentre la mobilitazione contro la violenza di genere e l’azione di sensibilizzazione e di sostegno alle vittime da parte di tante donne e dei loro movimenti è stata forte , continua e diffusa : dalle grandi aeree metropolitane ai piccoli centri .
Nel Mezzogiorno il cammino è stato ancora più impervio per le soggettività femminili che, faticosamente, già conducono grandi battaglie per dare concretamente senso a parole come libertà, responsabilità, uguaglianza e merito e per portare su un terreno più avanzato l’incontro tra diritti e desideri delle donne. Grande è il pericolo , oggi , di indebolire il lavoro coraggioso di costruzione di reti e luoghi di dialogo per il contrasto alla violenza e ai comportamenti persecutori e di dare poca credibilità all’agire politico già così estraneo per molte giovani donne nel Sud perché visto distante dai loro sogni e dalle loro ambizioni
E’ vero che bisogna ancora promuovere tante azioni nelle nostre comunità per prevenire condotte violente e modificare modelli culturali e sociali , ma il fenomeno dello stalking , che non conosce differenze socio-culturali, molto diffuso anche se purtroppo ancora troppo nascosto, ha bisogno per essere contrastato anche di messaggi chiari che incoraggino le donne a denunciare sempre più le molestie subite , nella certezza che lo Stato è pronto a tutelarle e a impedire che si consumi una limitazione dei loro diritti. Si sgombra così anche il campo alla tentazione di ritorno ad un’ antica concezione delle donne come oggetti d’uso, da utilizzare , scambiare e dominare.
Una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona non può essere mercificata e monetizzata e anche solo l’ipotesi interpretativa che l’estinzione del reato di stalking possa avvenire mediante un semplice pagamento di denaro, è intollerabile!

Nell’attesa che lei, come aveva annunciato, avesse immediatamente provveduto a fare chiarezza ed a modificare l’art. 162 ter abbiamo lanciato una petizione pubblica su change:” subito modifica dell’art. 162 ter! Ora non domani” che in poco tempo ha già superato , mentre le scriviamo ,15000 firme .
Anche a nome di tutte queste persone, caro Ministro, le chiediamo , in modo accorato, di onorare la Sua promessa perché ogni ora che passa rischia di essere riempita dalla sofferenza o dalla fine di una vita che non siamo stati capaci di sostenere.

Non vorremmo più chiedere scusa e salutare donne come Matriarca Mennella con il lancio in cielo di 38 palloncini rossi e con un tappeto di petali bianchi e rossi , ma vorremmo che tutte le donne che subiscono atti persecutori e violenti si sentissero confortate e sostenute, anche nella loro scelta coraggiosa di denuncia ,da uno Stato che non mostra cedimenti nella lotta contro lo stalking!
Per questo noi Le scriveremo il 3 di ogni mese e continueremo a mobilitarci con le raccolta di firme,fino a quando l’articolo non sarà modificato!

Le prime firmatarie della petizione

Lucia Sileo,, consigliera comunale di Potenza
Teresa Boccia, direttora Urbanima-LUPT Università di Napoli Federico II, membro AGGI –ONU Habitat
Anna Sevaggi, Presidente nazionale -Associazione AIDE, Matera
Patrizia Palumbo, Presidente -Associazione Dream team, Scampia , Napoli
Antonella Viceconti, Presidente provinciale CIF , Lauria
Amelia Cacciottoli, sociologa , associazione Expoitaly