E’ tornato a casa Vincenzo Granata, il 44enne di Giugliano (Napoli), sottoposto nei giorni scorsi all’impianto di una nuovissima valvola aortica biologica che, risolvendo il problema della calcificazione, assicura il ritorno a una vita normale, liberando il paziente dallo stress delle terapie anticoagulanti e dei continui controlli.

“Sono felicissimo – ha dichiarato il paziente – di essere stato io il primo beneficiario di questa tecnologia rivoluzionaria. Bisogna informare la gente di queste nuove opportunità che realmente possono cambiare la vita a noi pazienti. Il dottor Luzi mi ha assicurato che a settembre potrò tornare a fare sport, le mie corse, ma certo starò un po’ più attento e mi farò tutti i controlli necessari”.

A vederlo a torso nudo, dopo che la caposala gli ha tolto l’ultima medicazione, con una cicatrice di pochi centimetri sullo sterno si stenta a credere che soltanto sei giorni fa era in sala operatoria per un intervento così importante. “Sono i vantaggi della tecnica miniinvasiva da me adottata – commenta soddisfatto il primario Giampaolo Luzi – una piccola incisione allo sterno per lavorare sulla valvola danneggiata e sostituirla con questa nuovissima biologica. Così. grazie a un decorso perfetto, possiamo rimandare l’operato a casa in pochi giorni”.

L’intervento, effettuato in ministernale, è durato circa due ore. Del nutrito TEAM hanno fatto parte il primario di Cardiochirurgia: Giampaolo Luzi, i cardiochirurgi Mario Miele e Filippo Prestipino, il primario di cardioanestesia Giuseppe Pittella, il cardioecografista Fabio Costantino, la caposala Enza Vomero