Recupero delle funzioni e del valore della Matera sotterranea, poco conosciuta dai turisti, delle buone pratiche di restauro per estendere l’esperienza della Città dei Sassi e Capitale europea della cultura 2019 ad altre realtà del comprensorio rupestre e dell’area mediterranea.
E’ quanto ha auspicato si possa fare “con una programmazione adeguata” l’architetto Pietro Laureano, protagonista 25 anni fa, il 9 dicembre 1993, a Cartagena (Colombia), dell’iscrizione dei rioni Sassi e dell’habitat rupestre tra i beni tutelati dall’Unesco.

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