Quindici persone che percepivano “indebitamente” il reddito di cittadinanza senza averne diritto sono state scoperte, in provincia di Potenza, dalla Guardia di Finanza, che ha accertato l’accredito di compensi non dovuti per circa 100 mila euro.

Gli investigatori hanno scoperto che i percettori del reddito di cittadinanza – a partire dal 2019 – hanno tratto in inganno l’Inps anche nascondendo condanne per reati come l’associazione per delinquere di tipo mafioso o la detenzione in carcere o agli arresti domiciliari. L’istituto di previdenza ha avviato le procedure sia per la revoca del reddito sia per il recupero del sussidio versato.