«Il gravissimo episodio di domenica scorsa non può restare senza conseguenze: abbiamo rinnovato alle due società coinvolte (Vultur Rionero e Melfi, entrambe di Eccellenza lucana) l’appello a dare un segnale forte, di condanna. E’ un fatto di una gravità inaudita, che non può essere dimenticato dopo qualche giorno. Bisogna dare una risposta molto forte». Così il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, parlando con i giornalisti al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato anche i dirigenti di Potenza, Picerno (serie C) e Lavello (Eccellenza lucana).

Rispondendo alle domande dei cronisti, il prefetto ha evidenziato che «a Rionero e Melfi, dove abbiamo intensificato al massimo i servizi di controllo e di vigilanza del territorio, non ci sono stati segnali di eccessiva tensione tale da poter sfociare in ulteriori sconti: credo di poter dire che – ha concluso Vardè – la situazione è sotto controllo».

Sono cominciati stamani gli interrogatori di garanzia delle 26 persone arrestate nell’ambito delle indagini sulla morte di Fabio Tucciariello, tifoso della Vultur Rionero (Eccellenza lucana), di 39 anni, avvenuta domenica scorsa a Vaglio di Basilicata (Potenza), investito da un’auto guidata da un sostenitore del Melfi, Salvatore Laspagnoletta, di 30, ora accusato di omicidio volontario.

Gli interrogatori sono stati affidati a tre gip: secondo quanto si è appreso, dovrebbero terminare nel primo pomeriggio. In mattinata molti familiari delle 26 persone, tutte tra i 20 e i 30 anni, hanno affollato le aule del tribunale di Potenza, ma le procedure di interrogatorio si sono svolte regolarmente e senza problemi.