di Antonio Ferrara Romano

La decima edizione del Festival ‘Intrecci Musicali’ ha concluso il programma di attività con un eccezionale concerto presso la superba ‘Sala Doria’ del Castello di Melfi.

E per un grande evento come questo non poteva mancare un duo d’eccezione: si tratta di Nicola Fiorino, rinomato violoncellista che ha calcato i palcoscenici di mezzo mondo e pubblicato album con case discografiche come Decca (in altre parole ‘la Mecca’ della musica classica), e del pianista Carlo De Ceglie, forgiato presso il Conservatorio ‘N. Piccinni’ di Bari.

Più che apprezzata la sintonia dei due maestri che hanno passato in rassegna delle Variazioni di Beethoven, dei Lieder di Schumann, passando per Paganini e Debussy.

A fare gli onori della serata, la direttrice artistica Rosanna Atzori.

Tra Ruvo del Monte – che da dieci anni ospita un festival musicale che sta conquistando sempre più consensi -e Melfi scorre il sangue della storia e dell’archeologia. Il primo si manifesta attraverso i reperti che il Castello custodisce con riguardo. Tutto attorno, nelle orecchie e nel cuore, le esecuzioni di Fiorino e De Ceglie, che hanno regalato alla città e agli spettatori venuti anche da fuori, un’ora abbondante di sana Musica, con la M maiuscola.

Il concerto è stato offerto dalla Pro loco di Ruvo del Monte con la collaborazione con il Polo Museale di Basilicata, il personale del Museo Archeologico del Melfese, la Regione Basilicata, l’APT Basilicata e l’UNPLI Basilicata.

La serata è stata inoltre dedicata alla memoria di Raphaëlle-Anne Kok Merlino, giovane archeologa e violoncellista franco-olandese che in Lucania e a Melfi in particolare ha lasciato parte del suo generoso cuore che lo scorso settembre ha smesso di battere.