Un’azione di innovazione sociale, di contrasto al disagio abitativo e di rigenerazione urbana: è quello che il Comune di Tito intende realizzare in via Convento, nell’area attualmente occupata dalla palestra da tempo inagibile al cui posto, con lo stesso ingombro volumetrico, far sorgere un edificio residenziale di sei alloggi a canone convenzionato, spazi  di gioco per bambini e un idoneo parcheggio. L’intervento, candidato per ammissione a finanziamento sul bando regionale per progetti innovativi di contrasto al disagio abitativo, prevede altresì l’adeguamento della struttura che ospita la biblioteca comunale per realizzare un centro diurno intergenerazionale, potenziando l’offerta di servizi sociosanitari e assistenziali del territorio.
Il progetto è stato avanzato in partenariato con l’Ater di Potenza, che ha reso disponibile una quota di cofinanziamento di circa 900 mila euro. La restante quota, di circa 400 mila euro, sarà coperta dalla Regione in caso di accoglimento della domanda, mentre al Comune di Tito spetterebbero i soli oneri di demolizione e sistemazione dell’area. “Siamo riusciti a costruire un valido esempio di partenariato istituzionale – dichiara il sindaco di Tito, Graziano Scavone – attraverso la condivisione immediata con l’amministratore unico dell’Ater, Domenico Esposito, e con la sua struttura tecnica, che ringrazio per l’attenzione e professionalità dimostrate”. “Prima ancora che alloggi, abbiamo voluto costruire un modello di innovazione sociale – continua Scavone – che da un lato contrasti il disagio abitativo e dall’altro rafforzi le relazioni sociali, implementando la rete di servizi socio-assistenziali e sviluppando nuove forme di gestione condominiale. Tutto questo da realizzarsi in ottica di rigenerazione urbana, attraverso la riconversione di strutture pubbliche obsolete quali la palestra, per evitare il consumo di altro suolo e incrementare gli standard di qualità edilizia, urbana e di abitabilità di un’area che reclama servizi”.
“Per la redazione del Piano di Azione Locale, al quale hanno già aderito alcune associazioni locali e che porterà alla realizzazione del documento programmatico contenente la propria strategia di innovazione sociale di contrasto al disagio abitativo, abbiamo voluto farci affiancare – conclude il sindaco di Tito – dalla Creesme consulting, società esperta nelle politiche di housing sociale, ritenendo che l’offerta di alloggi a canone agevolato vada sempre accompagnata da modelli di innovazione sociale adeguatamente contestualizzati al tessuto culturale, sociale ed economico della comunità”.