Dopo un’attesa interminabile, i lavori per il sesto lotto della Tito-Brienza stanno finalmente per essere avviati. Si tratta di un’opera importante non solo perché consentirà il superamento della congestione del traffico nel centro abitato della città burgentina, con miglioramento della viabilità e delle condizioni ambientali per i cittadini, ma anche perché rappresenta un’imperdibile occasione di rilancio del comparto delle costruzioni, piegato da un crisi decennale.
Allo scopo di capire di quali strumenti e quali modalità sono necessari per coinvolgere il tessuto imprenditoriale lucano e per generare così occupazione locale per i prossimi tre o quattro anni, il manifesto delle organizzazioni datoriali Pensiamo Basilicata ha organizzato, nella sala consiliare di Brienza, una manifestazione pubblica. Occorre infatti scongiurare il paradosso che la realizzazione di un’infrastruttura così attesa e importante, finanziata per tre quarti – con novanta milioni di euro – da risorse regionali derivanti dalle royalty petrolifere, passi sopra la testa delle imprese e dei lavoratori del posto, che hanno conoscenze e competenze per fornire manodopera qualificata, tanto più in un periodo in cui l’intero territorio ha bisogno di intercettare tutte le occasioni di sviluppo.
Presenti anche i sindaci dei comuni interessati