E’ in arrivo anche in Basilicata l’olio di oliva Made in Italy del nuovo raccolto che risulta in calo rispetto alla media produttiva dell’ultimo decennio anche per effetto dell’andamento climatico anomalo. E’ quanto afferma Coldiretti Basilicata sulla base delle stime dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e del Consiglio oleicolo internazionale (Coi). “In Basilicata quest’anno la qualità sarà al top, nonostante la filiera olivicola lucana a causa del clima siccitoso abbia subito una riduzione del 30 per cento della produzione – spiega Piergiorgio Quarto, presidente di Coldiretti Basilicata – in maniera particolare nelle aree interne della collina Materana e del Potentino, confermando, invece, una produzione in linea con le medie produttive degli ultimi anni, nelle zone del Metapontino e del Vulture, grazie alla possibilità di oliveti irrigati. ”. Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità, spiega Coldiretti Basilicata, deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute. “E’ importante prestare attenzione – avverte Quarto – perché è alto il rischio che l’olio straniero venga ‘spacciato’ come italiano” visto che sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere è quasi impossibile leggere le scritte ‘miscele di oli di oliva comunitari’, ‘miscele di oli di oliva non comunitari’ o ‘miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari’ obbligatorie per legge”.