La promozione turistica della Basilicata a Copenaghen, con il cartellone di iniziative messo a punto da Regione, Apt e con la partecipazione di Lucania Film Commission, è sicuramente importante per contribuire a superare il punto debole del turismo lucano rappresentato da presenze ed arrivi ancora in numero limitato, ma senza aeroporto dove atterreranno i danesi?

E’ il parere del Centro Studi Turistici Thalia che ricorda i dati dell’Apt 2016 con 252 mila presenze e 104 mila arrivi di stranieri in Basilicata.

“Sia pure con un leggero incremento rispetto al 2015 (230mila presenze e 96mila arrivi) – si legge in una nota – siamo molto lontani dalle potenzialità di attrazione e di offerta. Infatti, come ha ricordato il direttore generale dell’Apt Mariano Schiavone, è soprattutto la mancanza di aeroporto a scoraggiare flussi turistici verso la nostra regione. Proprio a Copenaghen in occasione di un incontro per preparare la “missione lucana” – ha ricordato Schiavone – c’è stato chiesto dove possono atterrare i turisti diretti in Basilicata. Non ne possiamo più – ha detto l’amministratore Apt – di continui rinvii per l’aeroporto di Pisticci che equivalgono a continui rinvii di turisti che preferiscono andare altrove. Purtroppo anche questa stagione estiva è saltata e come è noto gli aeroporti di Napoli e Bari “intasati” di voli charter e passeggeri da giugno a settembre non offrono molte soluzioni di viaggio per arrivare da noi.

Eppure in Danimarca il “brand Italia” è fortemente radicato e l’Italia continua ad essere identificata dai danesi quale Paese con uno stile di vita altamente qualitativo, un clima mite ed una indubbia ricchezza storica, artistica e culturale. I danesi apprezzano tutto ciò che è italiano in ogni settore: dall’enogastronomia alle svariate produzioni Made in Italy. Ciò è dovuto anche al fatto che una buona parte dei danesi che viaggia in Italia ha una permanenza media piuttosto elevata e ha quindi la possibilità di “esplorare” il territorio ed approfondire la conoscenza dei vari aspetti che lo connotano. Il movimento del mercato turistico danese si concentra sempre di più verso le località costiere servite da un “apparato” di città d’arte, permettendo di arricchire la tradizionale e sempre ricercata “vacanza sole e mare” con l’opzione culturale. Il pacchetto “città d’arte – shopping” è molto in voga nel periodo invernale, specie a Roma, Milano e Venezia. Il rischio della “missione lucana” senza aeroporto è di fare un buco nell’acqua per “strappare” turisti specie a Campania e Puglia. Dunque ancora una prova del ruolo strategico dell’Enrico Mattei e non solo perché c’è un grande gruppo imprenditoriale (Cisa Manfredonia) disposto a farne lo scalo di voli charter per il turismo del Tarantino, del Metapontino e anche del comprensorio del basso cosentino, per un’utenza complessiva di 250mila abitanti oltre all’utenza turistica di altre centinaia di migliaia di passeggeri. Sono Consorzio Asi Matera e Regione, innanzitutto, che devono fare la loro parte per dare risposte alla domanda di mobilità turistica e non solo”.