Un tuffo nel passato per riaccendere ricordi sopiti e per onorare la memoria  di Nicolino De Durante, maestro e compositore un po’ per diletto, un po’ per mestiere, che tanto fece per la sua comunità divulgando e appassionando quei tanti giovani che all’epoca ne facevano parte e che senza riserve, fino all’ultimo, di quest’arte visse.

Una casa-museo voluta e creata, in un magnifico centro storico del Comune di Marsicovetere in Val D’ Agri, dalla signora Rosanna Marinelli, nipote sua diretta, e che, in sintonia con il marito compianto Dr. Luigi Buono, ha realizzato e conservato con immutata integrità.

Tutto scrupolosamente  recuperato e lasciato in bella mostra su antiche suppellettili, tra arredi e corredi d’epoca, impronta di un vissuto semplice e genuino, come il luogo e la gente impone.

Tracce di spartiti ancora aperti, penna e calamaio in bella mostra.

Sono la testimonianza di quel che fu un tempo il nostro personaggio, partito dal suo paese un giorno per l’America, in cerca di fortuna.

Capì di avere orecchio per la musica e quando ciò divenne un’arte, la mise al servizio di chi ne fosse capace, fece rientro al suo paese e dedicò interamente la sua vita al servizio di tanti, che ancora oggi lo ricordano come persona amabile e discreta

Come discreta  appare la sua dimora, ricostruita nei dettagli.

Dal pavimento di mattoni rossi al focolare, dagli utensili domestici appesi al muro, al disimpegno che divide la camera la camera da letto dalla zona giorno, nel quale s’intravede la bocca del forno a legna, la cui parete fortemente annerita  denota l’usura del tempo.

Una dimora semplice, che non manca di nulla, oggetti  antichi e strani, l’utile e decorosamente indispensabile in bella mostra, che fa di una dimora un ambiente sano e confortevole.

Ogni angolo di roccia in vista , sembra dare sicurezza all’abitato, la si trova dappertutto, dalla cucina alla zona notte, alla cantina ancora intrisa di antichi odori, prezioso scrigno di oggetti varii.

Roccia possente di cui la dimora si avvale, scenario di magici presepi, opera della signora Rosanna Marinelli che ha saputo ispirarsi agli antichi presepi partenopei, un pezzo unico capace di implementare diverse etnie, e a rappresentare simbolicamente l’universalità divina.

Un tuffo nel passato, così decorosamente ricostruito nel quale ancora si respira atmosfera di semplici abitudini e sani valori, ove la monotonia e la solitudine non vi abitava.

Un paragone e’ d’obbligo, nella misura in cui i nostri giorni banalmente scontati, sono aridi e stentati per sentimenti e rapporti umani.