“E’ una manovra finanziaria che deve essere necessariamente letta proiettandola in più fasi, avendo noi da superare, come auspichiamo, l’appuntamento relativo al conto consuntivo 2016 e alla intervenuta mancata parifica di allora”. Lo ha detto oggi, in Consiglio regionale, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nella sua relazione sui disegni di legge riguardanti la “Legge di Stabilità regionale 2018” ed il “Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2018-2020”. “Le risposte che abbiamo fornito alla Corte dei Conti – ha sottolineato il governatore – ci consegnano un significativo ottimismo rispetto ad un nuovo pronunciamento che ci dia la parifica per il consuntivo 2016 e che consenta al Consiglio regionale di poter ultimare la manovra finanziaria, con la variazione di bilancio e l’assestamento. Abbiamo provato ad inserire nella manovra di bilancio – ha evidenziato il governatore – l’impronta che ha contraddistinto questi anni di governo e relativa alla governance di centri nevralgici e di articolazioni pubbliche regionali particolarmente significative. Ma abbiamo anche provato a mettere in campo azioni che diano alla società lucana la possibilità di intercettare risorse significative per l’occupazione, attraverso l’utilizzo dei fondi europei. E’ chiaro, però – ha evidenziato – che abbiamo bisogno necessariamente di sbloccare la spesa corrente, e di dare un’impronta politica alle scelte che per ora non possiamo fare con l’avanzo di amministrazione. Una volta ottenuta la parifica – ha assicurato Pittella – avremo la possibilità di irrobustire la nostra azione”. Per quanto riguarda “il versante delle entrate”, il governatore ha ricordato che “nel 2018 abbiamo registrato tagli di risorse nazionali pari a 65 milioni di euro ed un mancato introito delle royalties del petrolio pari a circa 50 milioni di euro, dovuto al blocco dei pozzi petroliferi”. Nonostante questo, il governo regionale non ha rinunciato ad individuare risorse “per potenziare gli interventi sul territorio” e a ricavare dotazioni finanziarie “per lo sviluppo ed il sostegno dell’economia”. Il presidente ha spiegato che “i principali settori di intervento delle politiche regionali riguardano, tra gli altri, welfare, istruzione, diritto allo studio, edilizia scolastica, occupazione giovanile, formazione, misure per agricoltura, occupazione, cultura, tutale del territorio, trasporto pubblico locale, ferroviario, sistema sanitario regionale, ma anche funzionamento dell’apparato regionale, mutui, sviluppo”. Il presidente, dopo aver illustrato in dettaglio le risorse a disposizione per ogni settore di intervento, ha aggiunto che “con il bilancio di oggi proviamo a dare alla nostra comunità la possibilità di usufruire delle risorse di spesa corrente necessarie per recuperare ossigeno. Ma questa – ha specificato – è la prima di tre fasi: la seconda sta nell’appuntamento, ugualmente importante, del collegato. Infine ci sarà la manovra di variazione di bilancio a valle della parifica che contiamo di ottenere, da parte della Corte dei Conti”.