Il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, interviene sullo stato di attuazione del programma Garanzia Giovani. Pur apprezzando “lo sforzo elaborativo della Regione per consentire un’analisi ex post delle scelte fatte in materia”, osserva il sindacalista, “riteniamo sia necessario approfondire alcuni dati per avere ulteriori elementi di valutazione”. Macchia esprime alcuni interrogativi sulla prima fase di attuazione del programma, in particolare sulle caratteristiche della platea dei beneficiari e sulle ricadute di lungo periodo della misura, con l’obiettivo di correggere il tiro in vista dell’avvio del secondo step. “Sarebbe necessario analizzare perché solo il 10 per cento circa di quelli che hanno partecipato a questa iniziativa – commenta – sono stati contrattualizzati, ovvero perché è stata approvata solo una domanda di autoimpiego. Crediamo, inoltre, opportuno scendere in profondità sul fatto che in percentuale i Neet lucani decrescono in maniera minore che in Italia. Per una lettura più approfondita del fenomeno, reputiamo sia auspicabile fornire alle parti sociali un quadro sinottico di tutte le misure, con relative risorse e obiettivi, che vanno ad incidere nelle diverse fasce di Neet. Nonostante gli innegabili positivi risultati dei tirocini – continua il segretario della Cisl – riteniamo che offrire ad una platea molto articolata, come quella dei Neet, un unico strumento per avere esperienze lavorative possa farci incorrere nel rischio di escludere i soggetti forse più complessi e più difficili da includere. Per questo pensiamo che dare indicazioni numeriche senza questi elementi possa produrre risultati fuorvianti sull’impiego delle risorse future”.