“Il team del Gruppo Geocart, nel giorno della scomparsa del suo direttore tecnico, l’ingegnere Maurizio Leggeri, ricorda il grande professionista e prima ancora l’amico con cui ha realizzato ambiziosi progetti per oltre 15 anni. È stato entusiasmante lavorare sotto la guida di uno dei più grandi sismologi ed ingegneri italiani. Ieri, 13 aprile 2018 è venuto a mancare un grande uomo che con la sua semplicità, la sua voglia di condividere esperienze e competenze, la gioia di vivere il lavoro come una continua sfida da affrontare in gruppo, ha insegnato a molti tecnici e professionisti il senso di responsabilità e l’importanza del ruolo che appartengono alla figura dell’ingegnere”. E’ quanto si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Geocart in cui si evidenzia che: “Quando nel 2000, Maurizio Leggeri assume l’incarico di direttore tecnico di Geocart è già uno dei maggiori esperti di ingegneria sismica a livello internazionale e cofondatore di quello che oggi è il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Tra i fondatori del CGIAM, Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo, ne riveste il ruolo di Presidente dal 1988 al 2012 e successivamente quello di Presidente Onorario. Dopo la laurea in Ingegneria Civile conseguita nel 1957, si è specializzato in Costruzioni in acciaio, Geotecnica e fondazioni, Analisi sismica e Dinamica delle Strutture. L’altissimo livello della sua competenza tecnica e scientifica lo hanno portato ad insegnare in diverse università italiane ed internazionali tra cui l’Università della California di Berkeley e l’Università del Missouri. Maurizio Leggeri ha progettato, in collaborazione con l’INGV Istituto Nazionale di Geofisica, la prima rete sismometrica della Regione Basilicata, ricoprendo tra il 1994 e il 1995 il ruolo di Presidente del Comitato Provinciale di Protezione Civile e la carica di Assessore esterno della Provincia di Potenza, con delega all’Urbanistica, Assetto del Territorio, Difesa del Suolo e Protezione Civile.

L’ingegnere ha insegnato a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo come persona e come professionista l’amore per la conoscenza e il coraggio di superare gli ostacoli. Ha trasmesso un principio che in molti hanno fatto proprio: bisogna studiare l’ambiente in tutte le sue componenti per migliorare la vita delle persone. Maurizio Leggeri – conclude la nota – lascia un’eredità straordinaria e la sua scomparsa crea un vuoto in chi ne ha potuto apprezzare la forza intellettuale, il valore scientifico, l’amore per la libertà e la tensione morale”.