Si è spento lo storico leader de “I Tarantolati di Tricarico”. Antonio Infantino è morto a Firenze, all’età di 74 anni. Musicista, poeta e artista lucano era nato a Sabaudia nel 1944. E’ vissuto a Tricarico. Laureato in Architettura, nel 1976 fonda il movimento culturale dei Tarantolati di Tricarico, a cui hanno partecipato negli anni decine di musicisti, con i quali, stravolgendo e reinventando il repertorio tradizionale della sua terra d’origine, crea un canzoniere nuovo e composito, passando dalle ninne nanne alle filastrocche infantili, ai canti di festa e di lotta, basati spesso su ritmi ossessivi e trans-ipnotici. Con questa formazione Infantino inciderà tre dischi, tutti per la Fonit Cetra.

Nel 1977 partecipa al Premio Tenco.

Nel 1978 si reca in Brasile dove, con la partecipazione attiva di popolazione e scuole di samba, unisce i due generi musicali (la Taranta e il Samba appunto) pubblicando il “documentario sonoro” in forma di LP La tarantola va in Brasile, che vede anche l’intervento di Fafà De Belem. Il titolo era proprio un gioco sul discorso migrazione. La prima canzone, infatti, recita “Da Sud a Nord … sono arrivati da ogni parte, e fecero il Brasile”.

Nel 1983 torna a collaborare con Dario Fo musicando il suo Arlecchino in occasione della Biennale del Teatro di Venezia. Nell’84 compone l’opera La fattoria degli animali, utilizzando campionamenti di versi di animali reali. Tra l’84 e l’87 firma la colonna sonora del film Ternosecco di Giancarlo Giannini, e le musiche per la serie televisiva Vincere per vincere.

Nel 1989 compone le musiche per lo spettacolo Tricolore triste, allestito ad Anversa dal gruppo teatrale belga Nieuwe Scene. Per la stessa compagnia quindi scrive testi e musiche per La nave dei folli (1991), spettacolo che ripercorre l’evoluzione del teatro comico attraverso i millenni. Dello spettacolo Infantino cura anche le scenografie e i costumi. Ancora in Belgio riceve il premio e la laurea honoris causa in Belle Arti da parte dell’Accademia Reale Fiamminga. Nel 1996 espone dei suoi quadri in una mostra dal titolo Danza Cosmica: danza, suono, colore, allestita nei locali del Parlamento Europeo a Bruxelles.

Nel 1997, assieme ai 99 Posse, riedita La gatta mammona, uno dei suoi successi degli anni settanta. Nel 1998 pubblica Succhà, una nuova antologia di poesie edita dalla City Lights Bookstore di Lawrence Ferlinghetti.

Nel 2000, il suo spettacolo Tara’n Trance chiude ufficialmente il Carnevale di Venezia in Piazza San Marco, riscuotendo un enorme successo di critica e di pubblico. L’opera si caratterizza per la presenza corale di diverse discipline artistiche e tecniche che coinvolgono costantemente il pubblico fra danze, musica, arti visive. Un rituale coreutico e festoso che ha al centro della scena gli spettatori come soggetti attivi: sollecitati dalla danza ancestrale, dai suoni ipnotici e dai colori vibranti, danzando, si entra in trance attraverso la sapiente guida di questo “sciamano hypermediale”. Tara’n Trance verrà pubblicato quattro anni dopo in CD, ed entrerà con successo nelle classifiche delle discoteche statunitensi, sorpassando pop-stars di grido quali Britney Spears e Mariah Carey.

Nel 2004 Infantino è invitato come ospite speciale alla Biennale di Venezia. Nel 2007 la Deja-vu Rétro pubblica e distribuisce in tutto il mondo Antology of Tarantella, cofanetto multimediale articolato in cinque supporti tra CD audio, CD-Rom e DVD. Nel 2009 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia con installazioni e performance sul tema “La danza delle api”, in cui analizza il linguaggio e i comportamenti degli insetti.

È di prossima pubblicazione un nuovo CD, a nome “Antonio Infantino & Band”, dal titolo Tutto È UNO È Tutto – Il cerchio dell’Eterno Ritorno.

Nel 2016 Infantino apre,a Melpignano,il concertone della Notte della Taranta.