Le Grotte di Pertosa-Auletta (Salerno) riaprono il loro scenario suggestivo al Negro Festival, per la 22/a edizione che quest’anno porta sui due palchi della rassegna di musica e cultura etnica, dal 25 al 27 agosto, nomi di spicco del panorama nazionale, tra i quali Levante, il Banco del Mutuo Soccorso e Osanna, ed Enzo Avitabile: dodici i concerti che offriranno al pubblico non solo tanta buona musica, ma anche il fresco dell’antro – a una temperatura costante di 18 gradi per combattere l’afa di una delle estati più calde degli ultimi cento anni – con “live” impreziositi dalla naturale e spettacolare acustica all’interno delle grotte.
Suoni e ritmi della tradizione che risuoneranno quindi nello straordinario attrattore naturale e turistico delle Grotte di Pertosa-Auletta, dal fascino misterioso e millenario, custodi del piccolo fiume da cui prende il nome la rassegna, e che sorge e sparisce nell’antro, per poi gettarsi dopo un breve tragitto, nel Tanagro, conferendo a questo stupendo angolo un fascino creativo artistico e universale. Il programma dell’edizione 2017 è stato dedicato al tema “Anime”, per offrire, ha spiegato il direttore artistico della rassegna Dario Zigiotto, “visioni e universi di diverse sensibilità stilistiche: da quello rock indipendente, a quello rock-folk contaminato, di ricerca e di tradizione; da quello musicale classico europeo a quello africano, nello stesso organico, per passare a innovative ricerche di modo sudamericane e poi riscoprire la profondità spirituale delle poesie popolari”. Dodici spettacoli su due palchi (il main stage e il palco “Antro Extra”, rigorosamente acustico all’interno delle Grotte) per scoprire, riscoprire e riconoscere, in profondità, galassie musicali non solo territoriali ma anche universali, come è giusto che il linguaggio musicale sia.
Il “main stage” del Negro Festival 2017 apre quindi alle ore 22 del 25 agosto, con un gruppo culturalmente nomade, i “Caracas”, che ospiteranno alcuni protagonisti del mondo della musica di contaminazione di ricerca, come Luca Morino (dei Mau Mau), Badara Seck (Griot, rappresentante dell’antica cultura del canto sociale africano), Canio Loguercio (recente vincitore della targa Tenco per il miglior disco in dialetto) e Fido Guido (rapper tarantino). È poi la volta di Levante, la nuova protagonista della musica indipendente e regina dell’estate italiana, che arricchisce la vetrina della musica con la sua necessità e capacità di raccontare i fragili mondi giovanili, specie nel loro versante femminile. Il palco “Antro Extra” precede ogni sera (dalle ore 21) gli eventi del main stage, per accarezzare le orecchie del pubblico con dolci melodie acustiche all’interno delle Grotte: si parte con “Cafè Loti”, un trio composto da Nando Citarella, Stefano Saletti e Pejman Tadayon, che viaggia nell’anima fondante della civiltà mediterranea, nei dintorni di Bisanzio, sosta di un viaggio che incontra culture musicali della nostra identità universale più profonda.
Sabato 26 il palco principale aprirà invece con la Classica Orchestra Afrobeat, un ensemble di 14 elementi con strumenti organici europei e africani, e un utilizzo delle voci e del contrappunto con la doppia valenza del confronto tra tradizione musicale colta europea e il ricco patrimonio ritmico africano. “Polyphonie”, il titolo del loro nuovo disco, è un progetto coraggioso che accosta l’estetica, la metodica e il rigore della cultura musicale classica a quella “tribale” nella profondità di un’anima veramente ecologica.
Tutto ciò sarà propedeutico all’interiorità calda e magmatica di Enzo Avitabile, artista che ha visto esplodere la sua fama, da quella originaria, nazionale e radicata nel rock partenopeo, a quella internazionale grazie ai recenti riconoscimenti che gli giungono anche dal mondo dell’arte cinematografica. Nel concerto che chiuderà la seconda giornata del Festival, Avitabile sarà accompagnato dai Bottari Di Portico, con cui presenterà “Lotto Infinito”, il suo ultimo apprezzatissimo lavoro discografico. Per Antro Extra, nel cuore delle Grotte, sabato 26 tocca a un coraggioso esempio di dialogo tra uno strumento arcaico e primordiale e un gioiello della raffinata liuteria settecentesca: il tamburo ipnotico di Alfio Antico e il contrabbasso di Amedeo Ronga, in “Semu Soli, semu tutti. Concerto per voce, tamburi e contrabbasso”. Perfettamente in equilibrio tra filosofia e spiritualità.
L’ultima giornata sarà molto variegata. Domenica 27 si passa dallo spirito della cultura di classe del secolo scorso, oltre l’ideologismo che lo caratterizzò, in una lettura al femminile: dentro la concreta poetica della vita quotidiana che le donne sanno istintivamente gestire. Al quartetto di voci femminili di Lucilla Galeazzi e Levocidoro il compito di sintonizzare il pubblico con quello che sarebbe riduttivo chiamare “canzone politica”, ma che ne ha svolta la funzione pedagogica, trasformando la semplice natura di cantastorie della realtà femminile nell’arte del canto di lavoro, di dolore e di riscatto che ne è tratto distintivo della nostra anima femminile storica. In chiusura, sul palco del “Negro Festival”, gli Osanna e il Banco Del Mutuo Soccorso. Una sequenza eccezionale con le due anime fondanti di quel leggendario movimento musicale italiano, esploso negli anni ’70 che, insieme a nomi come Pfm, alle Orme e New Trolls, per indicarne alcuni, ha saputo portare la nostra musica più creativa e completa ai vertici del rock internazionale, affiancando fenomeni come i Genesis e gli Yes.
Una sapiente contaminazione tra i suoni, i colori e la teatralità della musica degli Osanna – il cui originale rapporto tra rock e musica napoletana li porta a esibirsi ancora con grande freschezza in quella sorta di sinfonie anglo-napoletane che ne hanno caratterizzato la carriera internazionale – e le potenti tastiere dei fratelli Nocenzi, fondatori del Banco del Mutuo Soccorso, con il loro mondo poetico evocativo e i testi colti e trasgressivi che il nuovo gruppo odierno, dopo la scomparsa dei grandi compagni di avventura, guidati da Vittorio Nocenzi, riproveranno a ricostruire. Domenica 27 Antro Extra chiude offrendo uno sguardo profetico sui giovani vincitori del Premio Parodi di Cagliari, ospiti di diritto del Festival: “I pupi di Surfaro”, un energico trio che aggiorna la lingua siciliana incrociandola alla retorica dell’hip pop, tra denuncia sociale e ritmica moderna, per una nuova sensibilità civile. Tutte le sere, infine, giovani compilatori accompagneranno gli spettatori di un festival a vocazione nottambula, con i loro repertori di dance e Dj set, ad aspettare le prime luci dell’alba ballando.
Il cartellone della 22/a edizione del “Negro” ha anche due “tappe di avvicinamento” all’evento: la prima si è svolta domenica 20 agosto, con i giovani de “I Tammorrasia”, che con il loro repertorio folk hanno accompagnato la festa di “Aspettando Negro” a Pertosa; giovedì 24 agosto, nella piazza di Auletta, ecco invece la sorpresa del giovane “Hugolini”, esponente della nuova scena emergente con la recente pubblicazione del suo nuovo disco solista. Un perfetto mix di suoni di strumenti organici della tradizione, anche locale ed elettronici della modernità, in un viaggio metropolitano tra città mondiali, con i loro suoni e colori.
Per il sindaco di Pertosa, Michele Caggiano, “anche quest’anno, nonostante mille difficoltà, siamo riusciti a mettere in piedi Negro, che non è solo un eccellente contenitore culturale, ma prima di tutto un veicolo di
promozione dei nostri tesori ambientali, le Grotte, e del nostro territorio: per questo ringrazio i tanti volontari che sono i pilastri insostituibili per la riuscita delle manifestazioni”.