“La Regione intervenga a difesa del territorio nelle vertenze legate ai lavoratori impegnati nell’attività estrattiva di Viggiano e di Corleto Perticara”.
Lo chiede il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza, che dopo aver sottolineato la necessità “di assumere una iniziativa particolare per i lavoratori ex Rina Sis e in generale sul cosiddetto ‘patto di sito’”, rilancia il tema del lavoro in previsione della sciopero dei lavoratori, promosso dai sindacati, impegnati a Corleto per la concessione Tempa Rossa.

“Un tema quello della difesa del lavoro – afferma l’esponente del Pd – che non può essere in nessun modo ‘alternativo’ alla necessità di continuare a vigilare perché le attività estrattive avvengano in un quadro di sicurezza e di tutela per la salute dei cittadini e per l’ambiente”.

“Non oso pensare – aggiunge Lacorazza – cosa sarebbe accaduto se fosse passato l’art. 38 dello Sblocca Italia senza le modifiche imposte con la iniziativa referendaria promossa dalle Regioni, capofila la Basilicata; evito anche di sottolineare le conseguenze di una modifica del Titolo V della Costituzione che avrebbe riportato tutti i poteri allo Stato centrale. Ho sempre sostenuto che un territorio che conta meno rende deboli imprese locali e lavoratori che vi abitano. Scongiurato il pericolo non penso che la Regione si possa sostituire ad imprese e sindacati ma il peso e il ‘potere’ di una istituzione può rendere il territorio più forte. Per questo anche in vista dello sciopero del 12 luglio sarebbe importante che la Regione giocasse un ruolo di primo piano”.